Parte domani l’obbligo di presentare il Green pass sui luoghi di lavoro. Controlli anche negli istituti di vigilanza privata. Specifiche le modalità di esecuzione delle verifiche. La guardia giurata incaricata di effettuare la verifica su possesso e validità del green pass dei dipendenti, dovrà provvedere mediante l’utilizzo dell’app ‘VerificaC19’ o di qualsiasi altro strumento adatto.
Nel caso in cui ravvisi la mancanza di valido certificato, dovrà invitare il soggetto ad uscire dai luoghi di lavoro e redigere apposita relazione di servizio. Questo consentirà al datore di lavoro di intraprendere le dovute iniziative disciplinari e far partire la denuncia alla Prefettura per gli ulteriori eventuali sanzioni.
Secondo l’apposito Dpcm firmato dal Presidente del Consiglio Mario Draghi, per ll dipendente senza regolare certificato verde, “ciascun giorno di mancato servizio, fino alla esibizione della certificazione verde, è considerato assenza ingiustificata, includendo nel periodo di assenza anche le eventuali giornate festive o non lavorative. In nessun caso l’assenza della certificazione verde comporta il licenziamento”.
Due le alternative. La prima riguarda i soggetti che per comprovati motivi di salute non possono effettuare il vaccino contro il Covid: per loro sarà necessario esibire un certificato contenente l’apposito ‘QR code’ in corso di predisposizione.
La seconda è il tampone: l’attestazione di negatività del tampone anti Covid consentirà di entrare in azienda ed avrà validità di 48 ore.
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